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Fossili

L'evolversi della vita sulla Terra

La ricca collezione di fossili documenta la storia della vita sulla terra fin dalla sua comparsa, con le stromatoliti, che rappresentano i resti delle più antiche forme di vita conosciute, fino ai reperti più recenti del quaternario

Tra questi spicca un esemplare di Ursus Spelaeus (orso delle caverne), vissuto nelle nostre montagne sino a circa 30.000 anni fa.

L’insieme delle collezioni fornisce una visione completa dell’evoluzione della vita sulla terra.

Numerosi sono i fossili del luogo e delle zone limitrofe, è possibile vedere un esemplare di Plesiosauro, un rettile marino vissuto 80 milioni di anni fa, ovvero quello che nell’immaginario collettivo è noto a tutti come “il mostro di Loch Ness”.

Molti esemplari esposti hanno un carattere non solo di rarità, ma anche di unicità. Tra questi si conservano due grandi rettili marini un intero esemplare di Dyrosauro, e, recentemente, il Museo si è arricchito di un’ importante fossile di Mosasaurus dalle dimensioni di mt. 5,00 di lunghezza risalente alla fine del periodo cretacico. I Mosasauri (il cui nome significa “lucertola del fiume Mosa”) erano grandi rettili marini, vissuti nel Cretaceo superiore circa 70 milioni di anni fa. Si tratta dei più grandi rettili vissuti sulla Terra, dopo i dinosauri: alcune specie erano lunghe 17 metri.

Di notevole interesse scientifico è la raccolta di piante fossili che documentano la storia evolutiva dei vegetali. Tra esse si distinguono bellissimi esemplari di felci del carbonifero.

Alcuni gruppi di fossili esposti sono essenziali per la datazione relativa delle rocce sedimentarie che li contengono, come ad esempio i trilobiti e le ammoniti, aiutando ad interpretare l’ambiente deposizionale nel quale si sono formate le rocce stesse e costituiscono una testimonianza insostituibile per ricostruire l’evolversi della vita e comprendere le vicende geologiche e climatiche del nostro pianeta, lungo un arco temporale di circa 540 milioni di anni.

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